I RAGAZZI PARLANO AI RAGAZZI

https://drive.google.com/file/d/1_vfR1cS1-FZ0Zcbl9VvwUc3bauNXvr99/view

"I ragazzi parlano ai ragazzi. La scuola e la Resistenza"

Nel dicembre del 1945, alcuni insegnanti di scuole di avviamento e professionali serali milanesi proposero alle loro classi maschili, composte di giovani di età variabile fra i 15 e i 25 anni circa, di raccontare con parole semplici e con uno sforzo di sincerità la loro esperienza della guerra, la Seconda guerra mondiale terminata da pochi mesi: "Raccontate gli episodi più salienti della vostra vita durante gli anni di guerra, della resistenza e dell’insurrezione. Ed esprimete le vostre impressioni ed i vostri sentimenti con sincerità"

L’intero corpus di 116 temi, in buona parte di almeno quattro facciate, venne conservato e si trova nell’Archivio del Museo del Risorgimento di Milano. Il suo ritrovamento e la sua rilettura ci hanno aiutato ad ampliare la riflessione attuale sul tema «Scuola e Resistenza». I temi descrivono, innanzitutto una quotidianità sconvolta e ridefinita dalla guerra: l’interruzione degli studi, la separazione dai famigliari e lo sfollamento in seguito ai bombardamenti su Milano, un trauma ancora vivo nella memoria dei ragazzi, e la fame, il pane nero, le tessere annonarie, i sacrifici dei genitori per garantire un minimo di sostentamento. La guerra reale cambia profondamente la percezione di una generazione cresciuta negli anni del regime fascista ed educata a suoi miti guerrieri: si avverte una frattura che lascia intravedere una realtà ben diversa da quella appresa sui banchi di scuola. Alcuni di questi giovani sono costretti a crescere in fretta di fronte alla perdita, durante il conflitto, del padre o dei fratelli maggiori richiamati al fronte. Altri vivranno sulla loro pelle il dramma della guerra combattuta e la tragica esperienza dell’internamento e della deportazione dopo l’8 settembre 1943. Per tutti, la guerra cambia la vita, determina uno shock esistenziale, che porta con sé una maturazione interiore molto intensa che spinge alcuni di loro, anche giovanissimi, dopo il disorientamento iniziale seguito alla caduta del regime, all’armistizio e all’occupazione nazista, a prendere parte, in forme diverse, alla Resistenza.

Per facilitarne la lettura e la comprensione, i contenuti degli elaborati, di cui abbiamo ricavato degli stralci, sono stati suddivisi in capitoletti tematici preceduti da una brevissima introduzione (parte prima), segue una seconda parte composta di box tematici che mettono in luce il ruolo della scuola nell’antifascismo e nella Resistenza e a concludere un saggio di approfondimento che illustra se e con quali modalità la Resistenza viene raccontata nei manuali scolastici nell’immediato dopoguerra.

Ascoltare e comprendere linguaggi, idee, speranze ed emozioni di chi ha vissuto da giovanissimo la Resistenza, come protagonista o come spettatore, può aiutarci a stabilire un ponte di trasmissione generazionale tra ieri e oggi: è questo ciò che il nostro progetto, ideato da F.l.AP in collaborazione con ANPPIA, si è proposto.

Il progetto è stato realizzato grazie al contributo del Ministero della Difesa.

Buona lettura!