Una nuova edizione di “Ne valeva la pena”
Il libro di Aniasi sull’Ossola

Con prefazione di Giuliano Amato e postfazione di Enrico Mentana

Nuova uscita nella collana “Storia, politica, società”: Ne valeva la pena. Dalla “Repubblica” dell’Ossola alla Costituzione repubblicana, a cura di Aldo Aniasi, prefazione di Giuliano Amato, introduzione di Mirco Carrattieri e Fiorella Imprenti, postfazione di Enrico Mentana.

Nell’estate 1944, in piena occupazione tedesca, diverse valli alpine e appenniniche si affrancarono militarmente dal controllo dell’occupante e del suo alleato fascista e diedero vita a forme di autogoverno civile diverse per ampiezza, durata, complessità organizzativa. Tra queste la “Repubblica” dell’Ossola, che grazie alla sua posizione e al ritorno dalla Svizzera di diverse personalità antifasciste, si dotò di un governo autonomo e sperimentò pratiche amministrative e soluzioni politiche originali. Nonostante la situazione di emergenza si affermarono principi anticipatori dell’assetto repubblicano, all’insegna di una democrazia partecipativa. 

A 80 anni da quell’esperienza, Fondazione Aldo Aniasi ha scelto di pubblicare una nuova edizione aggiornata del volume curato nel 1997 da Aldo Aniasi, che fu uno dei comandanti militari dell’Ossola liberata. Racconti, testimonianze, saggi, documenti originali e riflessioni coeve erano utilizzati da Aniasi per stimolare nei lettori un rispecchiamento e insieme un processo critico: ne era valsa la pena? Ancora oggi, ripercorrere quegli eventi, viverli in presa diretta con le voci e le emozioni dei protagonisti, ci porta a rispondere sì e ci fornisce stimoli attuali e riflessioni universali sul senso del vivere civile e dell’agire politico.

Il libro è stato pubblicato con il contributo di Fondazione Aldo Aniasi e con il contributo di Regione Lombardia.


Aldo Aniasi
, il comandante Iso della II Divisione d’Assalto Garibaldi Redi, socialista, fu Sindaco di Milano, deputato, Ministro della Sanità e degli Affari Regionali e vice presidente della Camera dei Deputati. Assunse inoltre la presidenza della FIAP, la Federazione Italiana Associazioni Partigiane, fu il fondatore del Circolo di via De Amicis 17 a Milano e a lui si deve la costituzione del Centro di collaborazione tra le Grandi città del Mondo. Intese sempre il socialismo “come il continuo mutamento di equilibri e di strutture a favore dell’uomo e della qualità della vita”.

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